Safenectomia
Descrizione dell'intervento
Per safenectomia si intende la asportazione
della vena safena.
L’intervento può essere eseguito sulla
grande o sulla piccola safena e consiste in uno stripping.
Quest’ultimo sarà di tipo “lungo”,
cioè con asportazione totale, oppure di tipo
“corto”, cioè con asportazione parziale
del vaso.
Possono essere eseguiti tre tipi di anestesia: locale,
spinale, generale.
Il tipo di anestesia dipende dal quadro patologico ed
eventuali malattie del paziente, e sarà valutata
dall’ anestesista.
Le varici collaterali vengono asportate tramite flebectomia
secondo Muller, o mediante terapie
sclerosanti.
In caso di varici a tutte e due le gambe l’intervento
verrà eseguito con due ricoveri differenti a
distanza di un mese circa l’uno dall’altro.
L'intervento consiste nell'effettuare una incisione
di circa 2-3 cm nella piega dell'inguine ed un'incisione
di 5 millimetri al malleolo interno o appena sotto il
ginocchio, la safena viene quindi isolata, incannulata
con una sonda di plastica e poi tirata via (stripping).
Periodo post-operatorio
Dopo l’intervento viene effettuato
un bendaggio compressivo che verrà tolto dopo
circa una settimana insieme ai punti di sutura.
Possono essere utilizzati anche punti di sutura riassorbibili.
Il mattino seguente l’intervento il paziente può
essere dimesso. E’ consigliato indossare scarpe
comode ed essere accompagnati in quanto non sarà
possibile guidare la propria automobile.
Due giorni dopo si può ricominciare ad usare
l’automobile.
Il giorno dopo l’intervento si può uscire
di casa per brevi passeggiate.
E’ consigliato portare una calza elastica da 70
denari per circa tre settimane.
E’ consigliato fare la doccia solo dopo la rimozione
dei punti e del bendaggio. Le attività sportive
possono ricominciare progressivamente dopo 15-30 giorni
La ripresa del lavoro dipenderà dal tipo di lavoro
stesso e se comporta rimanere in piedi per parecchie
ore. Una visita di controllo è opportuna dopo
circa un mese dall’intervento e comunque quando
prescritto dal medico stesso.
Risulteranno assolutamente normali la presenza di ematomi
lungo il tratto dove vi erano i vasi operati, che scompariranno
dopo un paio di settimane circa con l’applicazione
di pomate.
Sono possibili eventuali dolori o bruciori soprattutto
nella zone delle ferita sull’inguine che spariscono
con il tempo e l’assunzione di antinfiammatori.
Sono possibili zone di insensibilità della pelle,
che ritorneranno normali dopo alcuni mesi, e il colore
scuro della pelle e delle cicatrici nella zona trattata
che in genere sparisce dopo circa due mesi.
Eventuali varici residue possono essere eliminate successivamente
con terapia sclerosante. Negli anni che seguono l’intervento
chirurgico è consigliata un regolare controllo
del circolo venoso per diagnosticare tempestivamente
nuovi vasi insufficienti.
Negli anni successivi le varici asportate non possono riapparire, ma se invece altre
vene si trasformeranno in varici, saranno trattate con
flebectomia
secondo Muller, o mediante terapie
sclerosanti.
In linea generale, nella maggioranza dei casi dei casi
il primo intervento di stripping è risolutivo,
anche se c'è un 30% di casi in cui è necessario
intervenire di nuovo. Alcuni studi hanno riportato che
se si procede all'asportazione della safena il rischio
che si ripresentino vene varicose si riduce di due terzi.
Controindicazioni all'intervento
Gravi patologie associate quali neoplasie, obesità
grave, scompenso cardio circolatorio, scompenso metabolico.
Compromissione della pervietà del circolo venoso
profondo.